Terribile episodio di violenza ai danni di un medico, pestato a sangue da un paziente. I fatti hanno scosso tutto l’Ordine.
Ennesima aggressione ai danni di un dottore. Questa volta, il brutto episodio di violenza è avvenuto nel comune di Mirandola, in provincia di Modena. A farne le spese, un medico pestato a sangue da un paziente per futili motivi. L’accaduto ha scosso l’intero Ordine che ha chiesto maggiori tutele.
Medico pestato da paziente: i fatti
Si è trattato di un’aggressione brutale generata, va detto, per futili ragioni. L’episodio di violenza ai danni di un medico di base di Mirandola, in provincia di Modena, sta facendo molto discutere. Nelle scorse ore, La Gazzetta di Modena, citata da diversi altri media, ha raccontato l’ennesimo momento di tensione e pericolo vissuto da un dottore da parte di un suo paziente.
Dalle ricostruzioni eseguite, pare che un uomo abbia chiesto al proprio medico curante una decina di giorni di malattia ma, a fronte della sua richiesta, ne abbia ricevuto solo due.
Tale situazione è degenerata in una brutale aggressione che ha portato il medico ad essere pestato a sangue tanto da finire in ospedale. Per fortuna, il dottore ha riportato “solo” ferite non troppo gravi e dopo essere stato trasportato in ospedale è stato dimesso.
Per l’aggressore è scattata la denuncia alle forze dell’ordine.
L’appello dell’Ordine dei medici
La brutale violenza accaduta al medico ha generato apprensione in tutto l’Ordine. In particolare, La Gazzetta di Modena e Il Resto del Carlino hanno riportato il commento allarmato di Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. “Siamo fortemente preoccupati per questa escalation di violenza contro i medici, che non risparmia ormai nessuna categoria di colleghi. Si è lacerato quel rapporto di fiducia speciale che sinora aveva fatto da scudo ai medici di famiglia”.
Sottolineatura particolare proprio per le motivazioni dietro all’aggressione subita dal medico: “[…] Non dimentichiamo che la negazione di una prestazione che il medico ritiene inappropriata è, secondo i dati dell’osservatorio ministeriale, uno dei motivi che più frequentemente scatenano la violenza”, ha tenuto a precisare Anelli.